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Animali e cambiamenti climatici

pubblicato il 09/10/2019
Animali e cambiamenti climatici
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A volte ci poniamo domande sugli animali che, a prima vista, possono sembrare stupide ma, in realtà al di là della curiosità pura e semplice, hanno un loro fondamento. Ci piacerebbe fare un sondaggio per sapere quante volte e a quante persone è venuto in mente di domandarsi come il proprio pet, e gli animali in generale avvertono i cambiamenti climatici.

La cultura contadina legava i comportamenti animali alla previsione di determinati fenomeni atmosferici. Oggi, invece la scienza dubita molto riguardo la capacità degli animali di presagire i mutamenti climatici, però, riconosce che questi possano avere una certa sensibilità nel preavvertire i cambiamenti locali delle condizioni meteo.

E’ risaputo e provato, ad esempio, che il cane riesce a percepire nell’aria l’arrivo di una perturbazione. Come lo manifesta? Se avete un giardino si metterà a scavare delle piccole buche. Perché? Quando sta per piovere l’elettricità nell’aria aumenta e stimola un prurito in tutto il corpo dei nostri amici rotolandosi. Ma non tutti si comportano allo stesso modo: in molti infatti cercano riparo rifugiandosi in qualche anfratto o nella cuccia.

I gatti strofinano il muso con la zampa oppure affilano gli artigli contro le gambe del tavolo o degli arredi per farci capire che è in arrivo il freddo.


Anche animali che “involontariamente” ci ritroviamo in casa possono darci segnali di cambiamento meteorologico, come ad esempio mosche e moscerini che cercano refrigerio e diventano più aggressive ed irrequiete quando sta per arrivare il temporale.

Anche se siete in campagna potrete avere dei segnali di cambiamenti meteo: se i grilli e le cicale, che solitamente cantano nelle belle serate estive, smettono di colpo di cantare e i rospi lasciano le loro tane è, ad esempio, molto probabile che stia arrivando un temporale.

Per capire, poi,  se il nostro animale domestico è “meteoropatico” basta osservarlo con cura. Il cane e il gatto possono apparire più agitati del solito quando si avvicina un forte vento o dimostrarsi giù di tono quando varia la pressione atmosferica per l'avvicinarsi di un temporale. Le tartarughe possono rimanere chiuse nel carapace più tempo del solito e i pesci nuotare molto lentamente.

Sono tutti piccoli segnali che riusciremo sempre a capire dato il rapporto stretto che si crea fra animale e padrone e che se riusciamo bene ad interpretare permetteranno anche all’animale di vivere con più serenità questi momenti in quanto potremmo rassicurarli e far sì che non si spaventino troppo.


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