La ricorrenza di Pasqua è ricca di simboli, tra questi spiccano notoriamente l’uovo e il pulcino che, in definitiva, rappresentano la nascita di una nuova vita. Lo spirito della festa di Pasqua è proprio quello legato alla rinascita, ma anche al rifiorire della primavera ed il Pulcino è un icona: un piccolo essere.
C’è, però, una leggenda che riguarda il nostro piccolo amico: si racconta che non si può toccare un pulcino appena nato perché poi la madre lo rifiuterebbe a causa dell'odore che la mano degli esseri umani gli avrebbe trasmesso. In realtà, proprio perché leggenda questa diceria può essere facilmente smentita ed infatti si può affermare senza tema di smentita che non è l'odore estraneo che allontana la madre, ma il fatto di vedere qualcuno che si avvicina al suo nido che la terrorizza. Mamma chioccia alla vista di un estraneo, soprattutto se è un uomo, scapperà presa dalla paura e lascerà, ovviamente, nido e pulcini.
Al di là delle leggende è inutile rammentare che un pulcino, comunque, per quanto possa essere piccolo non è un giocattolo ma ha delle esigenze molto specifiche e che sono quelle proprie di un essere che si è appena affacciato alla vita e non va mai dimenticato che il pulcino non è un animale adulto e, quindi, la sua cura deve essere pari a quella di un neonato.
Ultimo, ma non per ultimo bisogna considerare anche che l’abbandono della chioccia provocherà, naturalmente, una serie di ripercussioni a cascata perché ogni brusco cambiamento rispetto alle abituali condizioni di vita può provocare l'arresto della crescita del pulcino, ricordiamoci sempre amici che è durante le prime settimane di vita del pulcino che si "costruiscono" tutte le funzionalità vitali di questo animaletto.