Blog e news

Il linguaggio degli uccelli

pubblicato il 04/09/2019
Il linguaggio degli uccelli
Blog

Linguaggio e comunicazione degli animali sono da sempre oggetto di studio da parte dell'uomo che ha cercato di decifrare i codici comunicativi delle varie specie animali a volte con successo e a volte meno; di certo quello del cinguettio degli uccelli è una parte corposa di queste ricerche.


Così come noi abbiamo il nostro alfabeto composto di vocali e consonanti con cui componiamo parole, frasi e discorsi, allo stesso modo gli uccelli producono una serie di chiamate, canzoni e melodie con un linguaggio così articolato da far invidia al nostro alfabeto.


Naturalmente non si fa riferimento ad un'unica ed univoca “voce” ma ad una composizione di suoni che, complessivamente, costituiscono un vero e proprio linguaggio. Pensate ai suoni secchi emessi da una capinera oppure il lamento del picchio rosso o anche lo squillìo di un’allodola. 


Suoni acuti e penetranti, segnali d’allarme, sono usati dagli uccelli quando si sentono minacciati anche per avvertire i compagni del pericolo. Questi segnali sono in genere suoni brevi ma così forti da poter essere sentiti anche a grandi distanze.


Altri suoni sono quelli emessi dai piccoli nei nidi quasi a comporre delle nenie di richiamo per le madri inducendole a portare loro cibo essendo così piccoli da non poterselo procurare da soli. Gli uccelli sono soliti comunicare molto anche fra di loro. Quando sono in stormi o quando trasmettere la notizia di una buona fonte di cibo agli altri utilizzano richiami specifici, cinguettii moderatamente forti, simili a ronzii diversi e meno penetranti di quelli di allarme di cui abbiamo detto poco prima.


La domanda che tutti si sono fatti almeno una volta nella vita è: perché gli uccelli prediligono il mattino per dare prova delle loro doti vocali? La risposta è molto  semplice: per apparire più in forma e trasmettere questo concetto agli altri simili vicini, nel mondo animale non solo non è infrequente ma addirittura necessario per la sopravvivenza.


Quindi, tecnicamente, possiamo concordare con l'affermazione: “la comunicazione animale è il trasferimento di informazioni da un animale o un gruppo di animali (inviante o invianti) a uno o più altri animali (ricevente o riceventi) che influenza l'attuale o futuro comportamento dei riceventi”.


Il canto degli uccelli, per la sua melodiosità, non a caso ha ispirato tanti musicisti nella composizione di veri e propri capolavori musicali. Ad esempio, Richard Wagner, nel Sigfrido, ha inserito il brano “L’uccello nel bosco”. Vivaldi ha composto il celebre concerto "Il Gardellino". Ludwig van Beethoven, nel secondo movimento della “Sinfonia n.6 Pastorale”, ha inserito l’imitazione del verso dell’usignolo.


Nulla in natura è casuale e la bellezza è insita proprio in questi meccanismi perfetti non perfettamente intellegibili all'uomo che dovrebbe far capire a tutti che non siamo gli unici esseri con determinate capacità.


Vuoi consigliare questo articolo?
Condividilo sui social