Chiunque viva con un gatto lo sa: spesso, mentre dorme, il nostro piccolo amico si agita, muove le orecchie e le zampe, a volte emette persino piccoli miagolii o un guizzo della coda improvviso. Di fronte a queste buffe scenette notturne, viene spontaneo chiedersi: ma che cosa sogna un gatto? E ancora: è davvero possibile che i gatti sognino come noi?
Negli ultimi anni la ricerca ha fatto passi avanti anche su questo fronte, e quello che emerge è un quadro tanto affascinante quanto tenero. I gatti non solo sognano: lo fanno molto più spesso di quanto immaginiamo, e con sogni che riproducono in miniatura la loro vita quotidiana.
Per capire perché possiamo dire che i gatti sognano, bisogna partire da come funziona il loro cervello durante il sonno. Proprio come noi, anche i gatti attraversano fasi diverse del riposo, comprese quelle che corrispondono al sonno REM (Rapid Eye Movement).
Già negli anni Sessanta, il neurologo francese Michel Jouvet condusse studi sui gatti: privandoli del meccanismo che normalmente inibisce i movimenti durante il sonno REM, scoprì che iniziavano a muoversi come se stessero cacciando, balzando nel vuoto e seguendo prede invisibili. Un chiaro segnale che stavano sognando.
Oggi, con strumenti moderni, sappiamo che il cervello del gatto si attiva durante il sonno REM in modo simile al nostro. Scatti delle zampe, baffi che fremono, occhi che si muovono sotto le palpebre chiuse: sono tutti segnali di attività onirica intensa.
Ma che cosa sognano davvero i gatti? Non potendoli intervistare al risveglio, possiamo solo ipotizzare. La spiegazione più condivisa è che rielaborino le esperienze vissute durante il giorno.
Ma non è escluso che possano sognare anche momenti più tranquilli o interazioni con i loro umani. I gatti memorizzano gesti, routine, suoni della voce, e potrebbero ripercorrere momenti di gioco o coccole nel sonno.
Un altro aspetto curioso è la frequenza dei sogni: mentre un adulto umano entra in fase REM ogni 90 minuti circa, un gatto ci arriva anche ogni 20-25 minuti. Questo significa che durante un normale pisolino potrebbe già sognare dopo pochissimo tempo.
La risposta è: molto probabilmente sì. Se il sogno è una rielaborazione anche di esperienze stressanti, allora non è raro che un gatto si agiti, irrigidisca o si svegli improvvisamente con gli occhi sbarrati.
Alcuni esperti interpretano questo comportamento come un possibile segno di un brutto sogno, un ricordo sgradito o semplicemente un momento di confusione tipico del risveglio. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi tornano subito a rilassarsi.
Scoprire che i gatti sognano aggiunge un tassello prezioso alla comprensione del loro mondo interiore. Quei piccoli movimenti durante il sonno ci dicono che vivono una loro realtà parallela, ricca di emozioni e ricordi.
Forse, tra un topo e un volo di farfalle, nei loro sogni compariamo anche noi, come quando rientriamo a casa o ci sediamo sul divano con la coperta preferita.
Sotto quel morbido pelo, si nasconde una mente sorprendentemente complessa, capace di costruire e rivivere piccole storie notturne.
Un motivo in più per guardarli con tenerezza mentre dormono, certi che nel loro piccolo teatro dei sogni ci sia spazio anche per un po’ del nostro affetto.