I risvolti drammatici dell’inquinamento e della deturpazione dell’habitat mondiale non tardano a farsi sentire e vedere e le tartarughe marine sono solo l’esempio più lampante di come l’uomo sia stato capace di distruggere un ecosistema perfetto quale quello dei nostri mari.
La tartaruga marina comune è una specie diffusa tanto nelle acque degli Oceani Atlantico, Indiano e Pacifico quanto nel bacino del Mediterraneo e del Mar Nero. Statistiche ed indagini portate avanti dal WWF ci dicono che, ogni anno, circa centocinquantamila esemplari finiscono catturati negli strumenti utilizzati per la pesca nel solo Mediterraneo; di queste almeno 40mila non sopravvivono. Le minacce principali per questa specie sono le reti a strascico, gli ami, ma anche la cementificazione, l'inquinamento e il degrado delle coste.
La presenza di plastica, poi, soffoca le tartarughe marine: una tartaruga marina su due nel Mediterraneo si stima che ha ingerito plastica, uno studio di 10 anni sulla caretta caretta ha dimostrato che il 35% degli esemplari analizzati hanno inghiottito rifiuti di questo tipo. Alcuni esemplari avevano in corpo fino a 150 frammenti.
La Lista Rossa IUCN
Non pensate, però, erroneamente che la caretta caretta sia l’unica specie in pericolo la Lista Rossa IUCN ne elenca tutte quelle in stato di pericolo e quelle che si avviano, ormai tristemente, verso la scomparsa dal nostro pianeta sotto i colpi dell’incuria dell’uomo.
Per definizione le specie in pericolo sono quelle la cui popolazione è ormai sotto i mille esemplari. In questa categoria si trova la Caretta Caretta, la tartaruga marina più comune del mar Mediterraneo, ma anche la Tartaruga Verde o Franca (Chelonia mydas) che vive nei mari tropicali e subtropicali, ma che è anche presente nel Mediterraneo lungo le coste italiane.
Ci sono poi altre specie che sono a fortissimo rischio come: La Tartaruga di Kemp, per esempio, è la specie a maggior rischio di estinzione fra tutte le tartarughe marine: con appena un migliaio di esemplari femmine in grado di nidificare, ormai, la loro sopravvivenza è seriamente minacciata.
Nella Lista Rossa IUCN trova spazio anche la Tartaruga Liuto, rara la più grande tartaruga esistente al mondo. Poi la Tartaruga Embricata è a rischio di estinzione a causa dell'impatto umano; le sue uova, infatti, vengono ancora mangiate nonostante questa specie sia sulla lista delle specie protette. Vengono spesso uccise per le loro carni e il loro guscio, o restano intrappolate nelle reti da pesca. Ancora poi la lista si allunga con la Testuggine raggiata diffusa nel Madagascar e considerata prossima ormai a estinguersi.
Solo con l’aiuto di tutti si possono alzare i livelli di sorveglianza sulle spiagge per difendere i nidi e sostenere i centri dove curare gli esemplari colpiti acquistando medicine ed anche strumenti chirurgici.