Il segreto della lingua del gatto: la spazzola perfetta della natura

Chiunque viva con un gatto lo sa bene: questi felini trascorrono una buona parte della giornata a leccarsi con meticolosa dedizione. Ma perché lo fanno? E soprattutto: com’è possibile che, con una semplice passata di lingua, riescano a mantenere il loro pelo sempre così pulito e in ordine?

La risposta sta tutta lì, in quel piccolo ma straordinario organo che è… la lingua del gatto!

Una lingua a spazzola

La lingua del gatto non è affatto liscia come quella degli umani o dei cani. Al contrario, ha una superficie ruvida, quasi cartavetrata. Questo perché è ricoperta da centinaia di minuscole strutture chiamate papille, orientate tutte nella stessa direzione, verso la gola. Le papille sono fatte di cheratina, la stessa sostanza di cui sono fatti capelli e unghie.

La vera magia sta nella loro forma: curve e affilate come piccoli uncini, perfetti per:

• Penetrare tra i peli
• Districare i nodi
• Rimuovere lo sporco
• Inghiottire il pelo morto

In pratica, la lingua del gatto funziona come una spazzola autopulente. Le papille catturano il pelo caduto, che viene poi ingerito (da qui i famosi boli di pelo), ma servono anche a distribuire il sebo naturale prodotto dalla pelle, mantenendo il manto morbido, impermeabile e protetto.

Una routine (quasi) ossessiva

I gatti sono noti per essere dei veri maniaci della pulizia. Alcuni studi stimano che possano dedicare fino al 50% del loro tempo di veglia al grooming, cioè alla cura del proprio pelo.

Ma non si tratta solo di estetica: leccarsi ha anche una funzione rassicurante e rilassante. Serve per:

• Regolare la temperatura corporea
• Marcare il proprio odore
• Rafforzare i legami sociali (i gatti che convivono spesso si leccano tra loro)

Ma i gatti di casa hanno davvero bisogno del bagno?

Ecco una domanda che molti si fanno. Se la lingua del gatto è così efficace, serve davvero fargli il bagnetto?

La risposta breve: dipende

Un gatto d’appartamento, che vive in un ambiente pulito, non esce e si lecca regolarmente, di solito non ha bisogno di essere lavato. Il suo sistema di pulizia naturale funziona perfettamente e i bagni rischiano di stressarlo inutilmente.

Quando invece è necessario

• Gatto anziano o malato: potrebbe non riuscire a pulirsi bene.
• Contaminazione: se entra in contatto con sostanze appiccicose o tossiche.
• Gatti a pelo lungo: come Persiani o Maine Coon, possono aver bisogno di aiuto soprattutto durante la muta.
• Gatti da giardino o terrazzo: più esposti allo sporco.

In questi casi, usa shampoo specifici per gatti (mai per umani!) e, se possibile, abituarli gradualmente all’acqua fin da cuccioli. In alternativa, puoi usare salviette a secco, mousse o schiume senza risciacquo.

Come aiutare il gatto nella toelettatura

Anche se i gatti sono maestri dell’autopulizia, possiamo dare loro una zampa:

• Spazzolarli regolarmente, soprattutto durante la muta, per rimuovere il pelo morto.
• Offrire una dieta ricca di fibre per facilitare l’eliminazione del pelo ingerito.
• Lasciare a disposizione erba gatta o malto per aiutare l’intestino ad espellere i boli naturalmente.

Un piccolo miracolo della natura

Insomma, la lingua del gatto è molto più di uno strumento per pulirsi: è una meraviglia dell’evoluzione, perfezionata per rispondere a tutte le esigenze del manto felino.

Ogni volta che il tuo micio si lecca con quella concentrazione zen, ricordati che sta attivando uno dei più raffinati sistemi di cura personale del regno animale.

E se ogni tanto ti sembra che esageri… forse sta solo cercando di battere il record mondiale di bellezza!